STUDER: A PALERMO UN MARCHIO AZIENDALE, SOGNO DI INTERE GENERAZIONI DI BAMBINI, CHE IL TEMPO NON E'                                                                                               RIUSCITO A SCONFIGGERE


Quei giocattoli colorati scintillanti al sole, esposti nelle vetrine dei negozi Studer, erano il sogno di tutti noi bambini, specialmente durante il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta. E chi se le scorda le bambole della Furga o Petula, la bambola parlante della Ratti, che protestava: Mamma mamma la pipì!
A volte è proprio l'accennato ricordo di un sogno infantile a risvegliare emozioni ed entusiasmo. Ho così conosciuto personalmente il Capitano dei Bersaglieri Gianni Studer: nell'occasione della ricorrenza del 2 di novembre di qualche anno fa, che fu per me lo spunto per la pubblicazione di una storica foto del negozio Studer di Via Napoli



Eh già, perché tutti i giocattoli che ricevevo sia in quel giorno che in altri eventi, come Natale, Epifania, onomastici e compleanni provenivano dai negozi Studer che vantano una lunga ed antica storia.



Classe 1886, Carlo Emilio Studer apparteneva ad una nobile famiglia svizzero-tedesca insediatasi a Palermo nella prima metà dell'Ottocento con il padre Giovanni Battista Studer, che era figlio di un ufficiale della Guardia Svizzera addetto alla sicurezza del Papa. 
Carlo Emilio, pluridecorato, dopo la Grande Guerra combattuta sul Piave, riuscì a creare una magia perdurata per quasi un secolo in un settore commerciale all'epoca ancora incontaminato
                                                                    Il fondatore Carlo Emilio Studer con la sua famiglia

Negli anni Venti, Carlo Emilio ed il collega Grandi svolgevano il ruolo di dirigenti nella sede palermitana "La Rinascente"; l'uno nel reparto giocattoli e l'altro nel reparto modellismo. Nel 1929 fondarono insieme la società "Studer e Grandi", aprendo un'attività commerciale autonoma ai Quattro Canti ad angolo con via Maqueda. 
Solo dopo qualche anno, nel 1935, Carlo Emilio Studer volle espandersi a seguito del successo e, su suggerimento dei Fratelli Agnello, stanziò la sua attività nei locali accanto al loro negozio di tessuti, in una zona all'epoca commercialissima e piena di vita. Fu così che fondò il negozio in via Napoli 55, nello stesso palazzo sede della Galleria delle Vittorie appena inaugurata. 



                                                                         
                                            Giovanni Studer a fianco dell'esposizione delle automobiline Giordani

                                                                                                                                                                                   L'esposizione all'interno della Galleria delle Vittorie 

                                                    

Fu subito un trionfo. La professionalità, come la matematica, non è un'opinione e sin da allora i clienti accorrevano da tutta la provincia e perfino da tutta la Sicilia, certi di essere accolti con cortesia e stile. Ma soprattutto sicuri di trovare una grande e variegata offerta di articoli di alta qualità e sempre all'avanguardia: giocattoli da collezione provenienti da tutto il mondo, macchinine, fucili, pistole, robot, bambole di ogni tipo, casette, trottole, biliardi, abiti di carnevale, trenini, cavallucci a dondolo in cartapesta e poi in legno, biciclette Bianchi, altalene, carillon, calciobalilla ed ogni giocattolo che un bimbo potesse desiderare.



 
Il reparto per le bambine

                                                                               



Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, l'azienda Studer subì un grave danno a causa della requisizione dei locali da parte delle truppe anglo-americane, che ne fecero un loro acquartieramento. 
Ma la famiglia Studer non si diede per vinta. Nel dopoguerra Giovanni, ufficiale del Regio Esercito italiano e figlio di Carlo Emilio, subito dopo essersi sposato a Roma dove conobbe il suo grande amore, Antonietta Bruno, riuscì a riaprire l'attività ristrutturando totalmente i locali verso la fine del 1945. 

Giovanni Studer e Antonietta Bruno

Fu in quel periodo che inserì un reparto di livello internazionale dedicato al modellismo, avvalendosi in tutto e per sempre del sostegno della moglie Antonietta, donna energica e ricca di capacità e competenza appresa negli anni Trenta con i bambini, come membro della GIL.

Da quel momento è tutto un divenire: alla fine degli anni Cinquanta venne aperto un altro punto vendita in via Roma, angolo via P.pe di Belmonte, proprio quello che incollava la mia faccia infantile alle vetrine. Erano 600 mq che racchiudevano perfino un reparto dedicato alla casa, con oggettistica di grande pregio. 


Anche i primi tre figli di Giovanni: Carlo, Riccardo e Rosanna si dedicarono interamente all'attività di famiglia. 

Carlo Studer da piccolo appoggiato al banco del negozio di famiglia
                                      

Era una continua innovazione: studio e ricerca di articoli sempre più avanzati con la partecipazione alle fiere più importanti dell’epoca, tra cui la Fiera di Milano, per selezionare i migliori prodotti da portare a Palermo.



La cura della clientela ed il continuo rapporto di fiducia sono sempre stati, per generazioni, il punto di forza presso i negozi Studer ed ecco che, per le consegne in città, si cominciava a vedere in giro la famosa 600 Multipla con il marchio aziendale. I passanti la osservavano e pensavano: “Oggi qualche bimbo fortunato gioirà, Studer sta consegnando i suoi giocattoli!"  


  

Edizione speciale della riproduzione della 600 Multipla della ditta Studer inserita nella collezione dei veicoli commerciali d'epoca

A quei tempi a Palermo la festa dei Morti era più sentita rispetto al Natale e il negozio rimaneva aperto giorno e notte, tanto che il Prefetto inviava coppie di Guardie di PS e Carabinieri a presidiare e rendere sicuro il negozio ed i suoi clienti.


 I pranzi aziendali durante il periodo dei morti (anni 50)

La formula è ormai risultata vincente. Nel decennio 1960-1970 la ditta si espande con altri punti vendita in via Libertà 82, in via Emilia 15, in Via Notarbartolo 43 ed, infine, in via Marchese di Roccaforte 1/c. Mentre, negli anni 90, vengono aperti altri due punti vendita in via Notarbartolo 19/h-g (albero di Falcone, che funzionò per oltre un decennio) e in via Gaetano Daita estendendo in più quartieri un'offerta di prodotti sempre più ampia, come abiti e corredini per i neonati; ma anche accessori come passeggini, culle, arredi per camerette, mobili e tanto altro. 
Con la garanzia di un'antica esperienza e di una passione sempre ardente, viene aggiunta negli anni Sessanta una Sartoria specializzata, in cui lavorò con amore la nonna Lucia Garsia, madre di Maria Teresa e suocera di Carlo Studer, primogenito di Giovanni, per la creazione di ceste, culle ed accessori. 


  


Una Sartoria che trovò il suo maggior sviluppo nel 1982 all'interno del negozio di via Notarbartolo, denominato proprio "La Cicogna Studer". 




Dopo una temporanea apertura in via Ludovico Ariosto, 34/A


il marchio aziendale storico della nostra città a tutt'oggi prosegue, con passione ed intramontabile stile, nel punto vendita “Studer Kids” di via Nunzio Morello, 52 dotato di parcheggio per la clientela.



Qui l'abbigliamento 0-2 anni è di certo il protagonista, con meravigliosi abiti e corredini originali e personalizzati di alta qualità dai prezzi insospettabilmente accessibili a tutti, in cui spicca lo stile inconfondibile  di Maria Teresa Garsia moglie di Carlo, che in svariati decenni ha arricchito il reparto, e tanti giocattoli classici per i primi anni di età.
                                                                        



Inoltre il negozio offre una selezione aggiornata di articoli per l'infanzia studiati specificatamente per l'assoluta sicurezza dei genitori ed il comfort dei loro neonati. Il settore è curato da Marcello Studer, figlio di Carlo, che segue i clienti con la sua esperienza e competenza, garantendo una consulenza altamente professionale per la scelta più idonea del prodotto da acquistare, con particolare attenzione al settore "Infanzia Hi-tech", ricco di passeggini e seggiolini per l’auto, in cui viene anche effettuata un'accurata assistenza e manutenzione degli stessi. 

                                                                           

Per concludere in negozio è stato inserito un delizioso angolo dedicato all'abbigliamento Donna e Mamma chiamato “L’Armadio di Annì”.

                                                                


Ma la memoria riporta pure alle tante particolari iniziative cittadine del passato, ricordando i pacchi “Befana Studer” pieni di giocattoli che le Amministrazioni degli Enti Pubblici e degli Istituti di Credito, come il Banco di Sicilia e la Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele, offrivano ai figli dei loro dipendenti per la festa dell’Epifania.

Oppure le premiazioni a seguito delle attività indette dalla famiglia Carbocci che spesso, ed in particolare nel 1932 in una gara di automobili a pedali svoltasi al Giardino Inglese, la Ditta Studer - rappresentata personalmente da Carlo Emilio - mise in palio e consegnò  i regali come premio per i partecipanti.




E, ancora, i generosi gesti per i concittadini di Giovanni Studer, come la carrozzella donata al primo bimbo nato dopo la mezzanotte di ogni anno all'Ospedale Civico o i pacchi regalo destinati ai bimbi indigenti nel giorno della Befana. 
Una storica famiglia di pregiati, intuitivi, attenti ed esperti commercianti le cui quattro generazioni, a partire da Carlo Emilio, hanno sempre partecipato con abnegazione all'attività: il figlio Giovanni con la moglie Antonietta Bruno e con le sorelle Maria e Rosa.
A seguire i figli di Giovanni: Carlo, primogenito, con la moglie Maria Teresa Garsia (appartenente ad una nobile famiglia di origine spagnola che a Palermo commerciava tessuti all'ingrosso); Riccardo insieme  alla moglie Maria Pia Trapani, anch’ella abile venditrice ed infine Rosanna e Stefania.
Si tratta innegabilmente di una famiglia nella quale le donne hanno sempre svolto un ruolo altamente significativo per l'evoluzione del marchio nei decenni.
Arriviamo infine ai nostri giorni con i figli di Carlo e Maria Teresa Garsia: Giovanni, Marcello e Perla cresciuti nei negozi di famiglia. I primi due ricordano ancora le svariate discese e risalite nel negozio di via Roma, su e giù per la grande scalinata che portava all’immenso reparto giocattoli di cui conoscevano ogni minimo particolare perché, specialmente nei periodi natalizi, i clienti si affidavano totalmente ai consigli dei piccoli rampolli Studer cominciando dalla scelta dei doni da mettere sotto l'albero per i loro bimbi, fino al momento in cui i regali venivano portati alla cassa per essere incartati.


Con l'augurio che la quinta generazione costituita dai giovani nipoti: Carlo - figlio di Gianni - e Michele e Luce, figli di Perla, possa portare avanti questa storica e prestigiosa attività commerciale ormai parte integrante della nostra Palermo.

4 generazioni di primogeniti, Carlo del 1945, Giovanni, classe 1920, Giovanni del 1967 con il figlio Carlo nato nel 2001

Un'azienda familiare, la Studer, che ha saputo precorrere i tempi, sempre all’avanguardia nel suo settore, sviluppandosi ed adeguandosi alle grandi trasformazioni che, dal giocattolo artigianale in latta, ha vissuto il sopraggiungere della plastica e lo spostamento delle produzioni italiane ed europee verso Oriente.

Una famiglia che ha saputo conquistare la fiducia della clientela, mantenendola per quasi un secolo, ed alla quale si è sempre certi di affidarsi totalmente.

La ditta Studer desidera coinvolgere i suoi clienti, invitandoli a fornire materiale fotografico e memorie personali legati al marchio Studer, dei quali verranno selezionati i più significativi, menzionando gli autori, per corredare  e completare la storia di un negozio che ha fatto e fa tuttora parte della nostra città.

Il mio personale ringraziamento va a Gianni Studer per i suoi preziosissimi contributi informativi e fotografici.

Giusi Lombardo
Scrittrice e blogger per la profonda e innata passione verso la mia città, Palermo. Mi piace raccontarla soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti, osservando e ricercando le tracce dei monumenti più abbandonati e spesso dimenticati che silenziosamente "gridano" la loro storia a chi sa ascoltarla.

Si avvisa che sia i testi che le immagini di questo blog, pur non essendo un prodotto editoriale né una testata giornalistica ai sensi della L. n.62 del 07/03/2001, sono tutelate dalle norme sul COPYRIGHT e pertanto qualsivoglia loro riproduzione è proibita. 

Commenti

  1. Salve.ottima recensione sulla catena di giocattoli studer .l'escalation a Palermo dell'apertura di vari punti vendita è testimonianza della professionalità e qualità del negozio.mi permetto solo di aggiungere che nei miei ricordi d'infanzia(nato nel 1966) era presente un punto vendita in via Roma angolo via Cavour e che nella recensione manca come punto vendita.salve e grazie per aver riesumato a tutti noi ricordi d'infanzia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonasera e grazie infinite per l'apprezzamento. Era il negozio di via Roma angolo via P.pe di Belmonte.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog