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Visualizzazione dei post da aprile, 2021
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                                                              A PALERMO LA CHIESA SCONSACRATA DIVENUTA MOSCHEA Foto d'epoca tratta dal web della chiesa sconsacrata di S. Paolino dei giardinieri Passeggiando per i vicoli di Palermo ci si può imbattere inaspettatamente in una vera e propria moschea . Siamo in piazza del Gran Cancelliere, ad angolo con via del Celso, facilmente raggiungibile da via Vittorio Emanuele imboccando il vicolo del Gran Cancelliere accanto a palazzo Riso. Si tratta dell' ex chiesa di S. Paolino da Nola dei giardinieri (o degli ortolani) che già dal 1990 - dopo la concessione della Curia alla Regione Siciliana per volere dell'allora cardinale Salvatore Pappalardo - è divenuta moschea. Ma forse la sorpresa potrà durare soltanto alcuni istanti perché sappiamo bene come la nostra terra di Sicilia sia stata nei secoli luogo di integrazione fra le culture dei vari popoli che l'hanno attraversata, occupata o abitata. Nel nostro caso, forse più unico che
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SILENZIO! C'E' UNA NINFA CHE DORME NEL MUSEO DI PALAZZO AJUTAMICRISTO  Cortile del Secco (Zecca) alla Guilla - foto gentilmente concessa da Giuseppe Catanzaro Questa è una storia che va narrata sottovoce ed ascoltata in un silenzio quasi religioso. E' lei a chiederlo: la Ninfa dormiente, custode del sacro fonte. Una storia ormai precipitata nell'oblio della memoria collettiva che andremo a risvegliare delicatamente per non interrompere il suo sonno.  Dovremo portarci indietro di svariati secoli, fino al periodo rinascimentale; in cui iniziò ad andare in voga, partendo da Roma e diffondendosi in tutta Europa, la rappresentazione scultorea di una Ninfa giacente ai piedi di un fonte in diversi giardini.   Infatti le Ninfe, dee fanciulle della mitologia greca, per i Romani erano i numi tutelari delle fonti e ad ognuna di esse veniva assegnata una sorgente allo scopo di proteggerla.  Ben presto l'iconografia venne accompagnata da un componimento epigrafico inciso su pi
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                                   LE DISPOSIZIONI SETTECENTESCHE SULL'ANNOSO PROBLEMA "MUNNIZZA" A PALERMO   E' mattina presto, ma l'uomo con la sua merce usata esposta per la vendita è già attivo, seduto su una seggiola posta sul marciapiede di via Andrea Vesalio all'Albergheria. Proprio sotto la lapide affissa sulla parete laterale della chiesa di S. Francesco Saverio.  Mi vede trafficare per scattare alcune foto alla targa e mi guarda divertito. Alla fine mi interpella: - Fotografie? - Ed io rispondo: - Si, alla targa; lei sa cosa c'è scritto? - Mi fa cenno di diniego con la testa e non me ne meraviglio: in pochi sanno cosa intima quella lapide del 1760. Ma soprattutto cosa racconta. Ebbene, racconta che a Palermo il problema "munnizza" ha radici antiche e profonde. Tanto da sollecitare, nell'allora Deputazione delle strade, la necessità di pubblicare un'ordinanza per debellarlo. Ecco il testo della targa:  "Contestabile d'