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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020
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                            I L PICCO LO CAMPANI LE DE L LA CHIESA "RU BAMMINU" SVETTA ANCORA VERSO  L'A LTO                                                                                    Il piccolo e coraggioso campanile della chiesa comunemente chiamata "del Bambino" svetta ancora verso l'alto come per ricordare, a chi transita in via Montepellegrino, i tempi in cui i rintocchi delle sue campane risuonavano nel quartiere palermitano, accompagnando la vita quotidiana dei residenti dal mattino alla sera e scandendo i momenti festosi e tristi delle celebrazioni religiose. Con un po' di sforzo e attenzione sulla facciata del tempio si legge ancora l'epigrafe "Jesu P...
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                    NASCOSTO SOTTO  LA CHIESA DI S. AGATA  LA PEDATA RIEMERGE UN MISTERO SEPO LTO DA SECO LI                                                                                                  La storia che vi racconto qui di seguito è la prova di come da uno spunto, una traccia o un filo sottile possa aprirsi un mondo intero e possano essere portate alla luce vicende, monumenti e siti dimenticati. O addirittura, nel nostro caso, letteralmente sotterrati. Dobbiamo la geniale intuizione a Eugenia Manzella del  Club Alpino Italiano  che nel 2005, in un vecchio articolo apparso il 13 febbraio 1861 sul giornale "La Nuova Sic...
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         PASSANO I SECO LI ED A PA LERMO  UN CONVENTO DIVENTA SEDE DE L LA QUESTURA                                                                                       Una volta la vasta area di piazza della Vittoria, in cui si trova villa Bonanno, si chiamava Piano del Real Palazzo in riferimento alla presenza del Palazzo Reale, e la sua antichissima storia risale ai tempi della fondazione di Palermo.                                                                           ...
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PALAZZO CUTO': UN CANTIERE DURATO UN SECOLO RIMASTO NELLA STORIA DEI DETTI POPOLARI L'arco di Cutò è molto conosciuto dai palermitani quale accesso diretto, da via Maqueda, al mercato storico di Ballarò. Il suo nome si riferisce all'imponente palazzo composto da due vastissimi isolati, da esso congiunti, la cui totale facciata, in stile neoclassico, è lunga circa 65 metri: naturalmente vi sto parlando di palazzo Filangeri principi di Cutò. Fu voluto, nella seconda metà del Settecento, da Alessandro II Filangeri e Gravina principe di Cutò appartenente ad una nobile famiglia di origini normanne: i Filangeri (o Filingieri o Filangieri). Il ramo del principi di Cutò venne originato nel 1662, dalle nozze di Alessandro I Filangeri con Giulia Platamone e Sisini, figlia del primo principe di Cutò Francesco Platamone. Cutò è il nome di un torrente  che alimenta il fiume Simeto nella Sicilia orientale, in cui probabilmente la famiglia Platamone possedeva dei feudi, originariamente in...
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                             CHIESE SCOMPARSE E MESTIERI DI UNA VOLTA: MEMORIE ED EREDITA'                                                 Immagine d'epoca della chiesa della Santa Spina, a destra nella foto. N.B.: le immagini storiche qui pubblicate sono state tratte dal gruppo facebook "Palermo di una volta". Sapete chi erano i "mastri stazzunara"? Come sappiamo, con il termine "mastru", in dialetto palermitano si intende un maestro artigiano e gli "stazzunara" erano maestri nella realizzazione di vasellame e stoviglie di terracotta.  Diverse loro fabbriche esistevano anche in quella che attualmente si chiama via Stazzone, tra via Oreto e via Guadagna, poiché la vicinanza al fiume rendeva agevole l'estrazione dell'argilla per la lavorazione dei loro manufatti.       ...