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Visualizzazione dei post da maggio, 2021
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                                                   IL CARITATEVOLE CULTO DELLA MADONNA DEGLI ANNEGATI                                                                                                      (MARIA ANNIATA) A volte si transita davanti ad un monumento senza conoscerne la storia e senza quindi rendersi conto di quanto possa essere antico, magari anche di diversi secoli. In via Rocco Pirri, nei paraggi della Stazione centrale, si innalza la chiesa di Maria SS. dei Naufraghi o di S. Maria "anniata" (degli annegati), come viene chiamata dai residenti.   La sua fondazione risale probabilmente a tempi precedenti al 1493 in cui il suo nome, originariamente "San Cristoforo", appare per la prima volta nel "rollo dei tonni": un catalogo nel quale si elencavano le chiese che beneficiavano di tonni dalle tonnare palermitane. Inizialmente appartenne alla famiglia Bisso che in seguito la diede in concessione all'Unione dei Birri (Ministri di Giustizia). N
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                                                                        QUANDO SI VUOLE DIMENTICARE A TUTTI I COSTI Acquerello di Lionel Arthur Lindsay (1874-1961) in cui è visibile il prospetto originario della chiesa su piazzetta Brunaccini TESTO DI ILY CONT in cui si racconta la sofferta storia di un edificio sacro di cui si vuole cancellare anche la memoria.  Nel piano di Casa Professa, di fronte all'attuale pronao di accesso alla Biblioteca Comunale, nel 1714 la nobildonna messinese Lucrezia Brunaccini dei principi di S. Teodoro decise di fondare un "Conservatorio" che, diversamente da quelli in cui riparavano donne "traviate" e poi convertite, "ree pentite" o "male maritate", accoglieva giovani di "onesta estrazione", per preservarle dal peccato e dal vizio; il reclusorio fu detto delle "Vergini della SS. Trinità", ma comunemente chiamato "Conservatorio Brunaccini" dal nome della fondatrice. Qui le giovani