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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021
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S. MARIA CHE VA IN EGITTO: IL NOME DESUETO DELLA CHIESETTA POCO NOTA DEI CINGARI (O ZINGARI)  Nel quartiere dell'Albergheria, di fronte la chiesa di San Giovanni degli Eremiti (esattamente tra vicolo San Mercurio, via del Gelsomino e vicolo degli Zingari), si trova una chiesetta che sembra chiusa ma in realtà non lo è. Appare di semplice fattura, ma con una graziosa loggia campanaria che la caratterizza.  Si tratta di una chiesa dal titolo ormai poco usuale: "Maria Vergine che va in Egitto". E' il Vangelo di Matteo a raccontare la fuga verso l'Egitto della Sacra Famiglia, su avvertimento di un angelo in sogno a San Giuseppe, per scampare al re Erode che cercava il Bambin Gesù per eliminarlo. Evitando così che il "Re dei Re" appena nato potesse impadronirsi del suo regno. Erode, temendo per il suo trono terreno, avviò delle terribili persecuzioni nei confronti dei bambini ebrei in tenera età attuando quella che venne chiamata "la strage degli innocen
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                                                                        LO STEMMA NOBILIARE FRA LA BIANCHERIA STESA                                                                                                            E IL MOCIO PENZOLANTE                                                                                                     Suggestivo lo è, ma decadente e deturpato altrettanto e quindi non ho potuto fare altro che gioire e dispiacermi contemporaneamente. Ho provato queste sensazioni quando ho visitato Palazzo Barlotta di San Giuseppe, al civico 31 di via Sant'Agostino, sorto nell'antico mercato tessile, con le sue eterne impalcature che nascondono in larga parte le bellezze della sua facciata principale.  Ma anche del prospetto laterale che ricade in via Principe di San Giuseppe in cui, di fronte  al palazzo, si può ammirare una torre d'acqua fra le più particolari della città.                                                                               
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               A L LA SCOPERTA DE L LA  SCA LA A CHIOCCIO LA DAI 111 SCA LINI CHE PAIONO "SOSPESI IN ARIA"                                                                             Oggi vi conduco alla scoperta di una meraviglia che vi lascerà di certo estasiati.  In via Torremuzza, avrete già notato con ammirazione la chiesa dell'ex Noviziato di S. Mattia ai Crociferi, che oggi a volte ospita degli eventi. Il prospetto è davvero attraente, dotato di tre porte con il medaglione in stucco di S. Mattia che domina in alto quella centrale.                                                                                                           La fondazione del complesso risale al 1630, quando la principessa di Roccafiorita D. Francesca Ventimiglia e Balsamo concordò con il marito, il principe di Roccafiorita D. Pietro Balsamo, la costruzione di una chiesa e di un noviziato per i padri Crociferi, essendo i coniugi ormai rimasti privi di figli. A tale scopo la principessa ac
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  S. AGATA: LEGGENDE, CHIESE E TRADIZIONI SU UNA DELLE QUATTRO EX PATRONE DI PALERMO S. Agata - bottega del Novelli - chiesa di S. Orsola in via Maqueda. Gli altri quattro ovali rappresentano S. Lucia, S. Ninfa, S. Cristina e S. Oliva Il 5 febbraio   si festeggia   S. Agata vergine e martire, una delle quattro patrone di Palermo prima della Santuzza, ovvero di S. Rosalia. Attualmente in città vi è una sola chiesa, aperta al culto,   a lei intitolata : S. Agata la Pedata in via del Vespro. Questo nome si deve a l la particolarità della presenza di un masso recante, secondo la leggenda, l'impronta del piede di Agata. Si racconta che la ragazza, condotta a Catania su ordine de l  prefetto romano Quinziano ne l l'anno 253   per subire il martirio, sostò nei pressi del punto in cui poi sorse la porta (che reca ancor oggi il suo nome) per riallacciarsi un sandalo slacciato.                                                                      Foto di Lucia Badalamenti Poggiato il pied