LA SEDE DEL CIRCOLO UFFICIALI DI PALERMO: UNA FRA  LE PIU' BELLE D'ITALIA

                                                                            


La sede del Circolo degli Ufficiali di Palermo di piazza Sant'Oliva è considerata una tra le più belle d'Italia. E non a torto, poiché si trova in un luogo storico, un tempo convento dei Padri Minimi di San Francesco di Paola. Essi, ottenuta la concessione nel 1518, diedero il via alla sua costruzione insieme alla chiesa dedicata al loro Santo in quel piano di Sant'Oliva al di fuori delle vecchie mura, che da Porta Carini si estendeva fino alla zona del Teatro Politeama-Garibaldi. La chiesa dei Padri Minimi fu edificata su una ancora più antica chiesetta intitolata a Sant'Oliva, all'epoca una delle quattro patrone palermitane. La piccola struttura sacra era stata precedentemente concessa, nel 1485, alla Maestranza dei Sartori da parte del Senato di Palermo, ma la sua esistenza era già  certificata sin dal 1310. La chiesetta sorse sul "pozzo di Sant'Oliva" contenente, secondo la tradizione, le sacre reliquie della Santa e la cui botola di accesso si può ancora oggi ammirare nell'antica cappella a lei dedicata, internamente alla chiesa di San Francesco di Paola.                                                                             

La cupola dell'antica cappella è ancor oggi visibile, accanto al campanile della chiesa.                                                                               

Come dall'Indice generale alfabetico-analitico delle leggi, decreti, regolamenti, circolari &. relative al servizio ed alla amministrazione dell'Armata di terra e di mare, per tre anni (a partire dal 1863) il governo si attribuì "la facoltà di occupare le case delle corporazioni religiose in ciascuna provincia del regno quando e fino a che lo 'richiegga' il bisogno del pubblico servizio sì militare che civile". Fra le occupazioni temporanee autorizzate fu inclusa quella del convento di San Francesco di Paola. In seguito venne destinato a Caserma di Fanteria, subendo modifiche in alcune parti della struttura. Le modifiche apportate interessarono, per esempio, il chiostro - ad opera di Fazio Gagini -nel quale recentemente sono stati riportati alla luce dei dipinti della storia di S. Francesco di Paola, ancora in corso di restauro da parte della Sovrintendenza perché si pensa che degli altri siano ancora celati.                                                                                                                                         

                                                                                    Foto di Laura Lauricella

La storia del Circolo Ufficiali comincia nel 1900 con la fondazione del Circolo Militare diretto allo studio delle culture del loro settore ed aveva sede a Palazzo Villarosa, demolito dopo la seconda guerra mondiale, situato in via Ruggero Settimo nell'omonimo rione oggi occupato da piazzale Ungheria. 

                                                            

Nel 1929 la sede fu definitivamente spostata a Piazza Sant'Oliva, nella parte che dal chiostro si allungava verso il convento, dotandola di un colonnato e di una veranda che si aprono sulla piazza, a seguito di ristrutturazioni iniziate l'anno precedente. Nel periodo dell'occupazione degli Alleati, il Circolo fu chiuso riprendendo le sue funzioni nel 1949. Negli ultimi anni, per un lasso di tempo di parecchi mesi, le attività erano state sospese; ma nel 2017, con la sua riapertura e la nuova denominazione di "Circolo Unificato", il complesso sta risorgendo a nuova vita con la Foresteria oltre ad eventi, serate danzanti e servizi di ristorazione. Nel suo bel giardino si possono assaporare momenti di tranquillità fra il verde delle piante e il gradevole canto dei volatili insieme al suono del getto d'acqua della fontana. 

                                                                                        

                                                                            Foto di Sergio Smeraldi



Le sale, ampie e luminose, sono incantevoli ed alcune di esse sono rischiarate dalla luce filtrata attraverso delle affascinanti vetrate dipinte.                                                                               

    

                                                             


Il teatro è decorato sul soffitto e sui sovraporta con dei delicati motivi floreali.

                                                                                       


Esiste una sala biliardo e le stanze sono arredate con mobili d'epoca, compreso un pianoforte, ed illuminate da grandi lampadari.                                                                                 


Una scala di marmo dall'elegante ringhiera conduce ai piani superiori e diversi grandi specchi affissi alle pareti, con le loro raffinate cornici, regalano agli ambienti la sensazione di una maggiore vastità.    

                                                                                

                                                                                         




Il simbolo decorato "C U P" (Circolo Ufficiali Palermo) domina il corridoio del primo piano e lungo il percorso si può ammirare un'antica ed imponente macchina da presa cinematografica che ricorda i tempi in cui al piano terra, con entrata dall'ex chiostro, esisteva il cinematografo; oggi da ristrutturare. 

                                                              

   
                                                                                  


 Al pianterreno sono pure presenti le antiche stalle per i cavalli con i loro abbeveratoi ed inoltre esiste un piccolo locale in cui è montato un bel presepe dalle statue piuttosto grandi, una volta visitabile durante le feste natalizie.                                                                                        



Delle targhe a memoria ricordano i Caduti di tutte le guerre e su tutti i fronti ed inoltre il museo raccoglie le più significative testimonianze militari.

                                                                            


L'immagine di Santa Barbara, patrona delle Forze Armate, vigila in una delle stanze da lavoro del Circolo.

                                                                          


         
Il tutto ha reso la mia visita (su gentile invito di Sergio Smeraldi, uno dei soci) un'esperienza indimenticabile; auspicando che il sito, nel prossimo futuro, possa divenire fruibile agli utenti per gustare le sue bellezze e venire catturati dalla sua lunga ed affascinante storia.

Giusi Lombardo

Scrittrice e blogger per la profonda e innata passione verso la mia città, Palermo. Mi piace raccontarla soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti, osservando e ricercando le tracce dei monumenti più abbandonati e spesso dimenticati che silenziosamente "gridano" la loro storia a chi sa ascoltarla.

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