IL PALAZZO REALE CUSTODISCE ANCORA TANTI SEGRETI...E SEGRETE. UNO DI QUESTI SI TROVA SOTTO LA CAPPELLA PALATINA: LA SUA PRIMITIVA CHIESA
Ma molti visitatori si saranno accorti che, ai due lati del presbiterio della cappella, sono presenti delle scale di marmo che discendono verso il basso; terminando con delle porte di accesso ad un locale solitamente chiuso. Dove conducono quelle scale?
Parrebbe che quest'ultimo sia stato insignito del titolo di cavaliere in questo luogo, una volta divenuto adulto e quindi assumendo anche il titolo di conte che era stato del padre Ruggero I. Fatto sta che ancora rimane da accertare definitivamente se la chiesa documentata da queste antiche fonti coincida con questo sacro luogo sotterraneo alla Cappella Palatina, anche se l'ipotesi della corrispondenza è molto accreditata.
Del titolo di Santa Maria de Jerusalem ci narra invece lo storico Tommaso Fazzello nel 1558, forse per via di una tradizione legata alla contessa Adelasia del Vasto, madre di Ruggero II, che nel 1113 aveva sposato in seconde nozze Baldovino di Fiandra re di Gerusalemme. Del suo periodo più remoto, nella cappella rimane anche la magnifica rappresentazione della Vergine Odighitria in rosso e azzurro con il Bambino in braccio: pregiato e particolare esempio di arte siculo-bizantina, databile agli inizi del XII secolo.
Ma ecco che cattura pure l'attenzione l'altare centrale barocco, in cui si trova l'immagine dipinta su tela di S. Maria delle Grazie, risalente alla seconda metà del XVI secolo. Papa Gregorio XIII, con bolla del 5 aprile 1584 e su richiesta del vicerè Marcantonio Colonna, proclamò che venisse concessa la liberazione di un'anima del Purgatorio ogni qualvolta veniva celebrata una messa innanzi al suo altare.
Una struttura sacra carica di fascino e di mistero, la cui intrigante atmosfera riesce ancora ad ammaliare tutti i visitatori.
Giusi Lombardo
Scrittrice e blogger per la profonda e innata passione verso la mia città, Palermo. Mi piace raccontarla soprattutto nei suoi aspetti meno conosciuti, osservando e ricercando le tracce dei monumenti più abbandonati e spesso dimenticati che silenziosamente "gridano" la loro storia a chi sa ascoltarla.
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Grazie per questa perla.
RispondiEliminaE' sempre un grande piacere. <3
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