CHIESE SCOMPARSE E MESTIERI DI UNA VOLTA: MEMORIE ED EREDITA'
Immagine d'epoca della chiesa della Santa Spina, a destra nella foto.Sapete chi erano i "mastri stazzunara"? Come sappiamo, con il termine "mastru", in dialetto palermitano si intende un maestro artigiano e gli "stazzunara" erano maestri nella realizzazione di vasellame e stoviglie di terracotta.
Diverse loro fabbriche esistevano anche in quella che attualmente si chiama via Stazzone, tra via Oreto e via Guadagna, poiché la vicinanza al fiume rendeva agevole l'estrazione dell'argilla per la lavorazione dei loro manufatti.
L'odierna via Stazzone
Ma la zona storica dei mastri stazzunara, prima del taglio di via Roma, si trovava tra le attuali via Milano, Gorizia e Torino, fino in via Montesanto. Nella grande area del rione Stazzone, come era usuale ai tempi, esistevano diversi cortili.
Anche i mastri stazzunara, come tante altre tipologie di artigiani qui a Palermo, avevano una propria Confraternita, sorta nel 1700 come Compagnia degli Artisti e Mastri Stazzonari, sotto il titolo della Santa Spina, in un oratorio del convento della Chiesa del Carmine maggiore a Ballarò, all'epoca in uso della Congregazione del Venerdì.
Il titolo della Compagnia era dovuto al fatto che essi custodivano la reliquia di una delle spine della corona di Gesù, giunta in città nel 1219 tramite S. Angelo Carmelitano, tornato da uno dei suoi viaggi. Grazie ai fondi raccolti con una pubblica colletta, nel 1706 costruirono una propria chiesa e l'anno dopo, il 4 gennaio 1707, la aprirono al culto. La chiesetta fu edificata nelle vicinanze, nella zona dell'odierna via Torino, e naturalmente le fu dato il nome di "Santa Spina".
Ma, con il taglio di via Roma del 1922, la chiesa fu demolita e la Confraternita dell'Addolorata si trasferì prima in un magazzino nei pressi dell'Oratorio delle Dame al Giardinello e poi nella chiesa di Maria SS. dell'Annunziata al Giglio - che si trova, in stato di abbandono, nel vicolo del Giglio. Alla fine, anche la Confraternita dell'Addolorata si estinse.
Vi chiederete quale fu invece la sorte della Santa Spina. Ebbene, la sacra reliquia venne portata di nuovo nella chiesa del Carmine Maggiore, in cui si trova a tutt'oggi ed in suo onore vengono celebrate delle funzioni, in concomitanza con la festa del 5 maggio di uno fra i primi Santi della famiglia carmelitana, S. Angelo di Gerusalemme sacerdote e martire, al quale si deve l'arrivo della sacra reliquia a Palermo.
Interessantissima storia della Palermo che fu GRAZIE
RispondiEliminaGrazie a te ed a tutti voi per la cortese attenzione.
EliminaSempre scoperte interessanti e suggestive grazie Giusy ,
RispondiEliminaScoperte che desidero condividere con voi, grazie a te.
Eliminaun grazie di cuore mi rinfreschi l'anima con le sue ricerche,
RispondiEliminaGrazie a te ed alla tua infinita gentilezza!
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