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UN MISTERIOSO DIPINTO PER IL CALCOLO ANNUALE  DELLA  PASQUA DI RISURREZIONE  E I DIECI GIORNI SPARITI     DAL  CALENDARIO                                                                                                                                                Annualmente in primavera ricorre la solita domanda: ma in che giorno ricade Pasqua quest'anno?  Per accertarsene, basta controllare un qualsiasi calendario dell'anno corrente. Ma perché la festa cristiana della Pasqua di Risurrezione non ha un giorno stabilito sempre uguale?  Tutto risale a tanti secoli fa, nel 325, quando nella città turca di Nicea, per volontà dell'imperatore Costantino che lo presiedette, ebbe luogo il primo Concilio ecumenico della storia cristiana in cui si decretò la "Regola alessandrina", secondo la quale il giorno pasquale venne fissato successivamente all'equinozio di primavera, nella prima domenica seguente al primo plenilunio.  Avendo fissato l'equinozio primaverile a
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STUDER: A PALERMO UN MARCHIO AZIENDALE, SOGNO DI INTERE GENERAZIONI DI BAMBINI, CHE IL TEMPO NON E'                                                                                                                    RIUSCITO A SCONFIGGERE Quei giocattoli colorati scintillanti al sole, esposti nelle vetrine dei negozi Studer , erano il sogno di tutti noi bambini, specialmente durante il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta. E chi se le scorda le bambole della Furga o Petula, la bambola parlante della Ratti, che protestava: Mamma mamma la pipì! A volte è proprio l'accennato ricordo di un sogno infantile a risvegliare emozioni ed entusiasmo. Ho così conosciuto personalmente il Capitano dei Bersaglieri Gianni Studer : nell'occasione della ricorrenza del 2 di novembre di qualche anno fa, che fu per me lo spunto per la pubblicazione di una storica foto del negozio Studer di Via Napoli .  Eh già, perché tutti i giocattoli che ricevevo sia in quel giorno che in altri event
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S. MARIA CHE VA IN EGITTO: IL NOME DESUETO DELLA CHIESETTA POCO NOTA DEI CINGARI (O ZINGARI)  Nel quartiere dell'Albergheria, di fronte la chiesa di San Giovanni degli Eremiti (esattamente tra vicolo San Mercurio, via del Gelsomino e vicolo degli Zingari), si trova una chiesetta che sembra chiusa ma in realtà non lo è. Appare di semplice fattura, ma con una graziosa loggia campanaria che la caratterizza.  Si tratta di una chiesa dal titolo ormai poco usuale: "Maria Vergine che va in Egitto". E' il Vangelo di Matteo a raccontare la fuga verso l'Egitto della Sacra Famiglia, su avvertimento di un angelo in sogno a San Giuseppe, per scampare al re Erode che cercava il Bambin Gesù per eliminarlo. Evitando così che il "Re dei Re" appena nato potesse impadronirsi del suo regno. Erode, temendo per il suo trono terreno, avviò delle terribili persecuzioni nei confronti dei bambini ebrei in tenera età attuando quella che venne chiamata "la strage degli innocen
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                                                                        LO STEMMA NOBILIARE FRA LA BIANCHERIA STESA                                                                                                            E IL MOCIO PENZOLANTE                                                                                                     Suggestivo lo è, ma decadente e deturpato altrettanto e quindi non ho potuto fare altro che gioire e dispiacermi contemporaneamente. Ho provato queste sensazioni quando ho visitato Palazzo Barlotta di San Giuseppe, al civico 31 di via Sant'Agostino, sorto nell'antico mercato tessile, con le sue eterne impalcature che nascondono in larga parte le bellezze della sua facciata principale.  Ma anche del prospetto laterale che ricade in via Principe di San Giuseppe in cui, di fronte  al palazzo, si può ammirare una torre d'acqua fra le più particolari della città.