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  L' ARTE DE L LA PASTICCERIA CUSTODITA NE L MONASTERO DI C LAUSURA DI S. SPIRITO AD AGRIGENTO                                                                                                                                                                                          Foto tratta da I l Mangiaweb Di segreti la nostra bella terra di Sicilia ne custodisce tanti ed ogni volta riportarli alla luce e all'attenzione di tutti è una meravigliosa scoperta. Oggi non tratteremo soltanto di bellezza monumentale, ma anche di intimità claustrale: antica e misteriosa sorgente, custode di spiritualità da cui inaspettatamente scaturiscono ricette dolciarie uniche e irripetibili. Siamo nella parte più alta di Agrigento, la più antica della città. Qui, in cortile Santo Spirito al civico 9, si ergono la chiesa di S. Spirito e l'annesso monastero; entrambi voluti dalla marchesa Rosalia Prefoglio, consorte di Federico I Chiaramonte.                                                    
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                                    LA SEDE DE L CIRCO LO UFFICIA LI DI PA LERMO :  UNA FRA   LE PIU' BE L LE D'ITA LIA                                                                                                La sede del Circolo degli Ufficiali di Palermo di piazza Sant'Oliva è considerata una tra le più belle d'Italia.  E non a torto, poiché si trova in un luogo storico, un tempo convento dei Padri Minimi di San Francesco di Paola. Essi, ottenuta la concessione nel 1518, diedero il via alla sua costruzione insieme alla chiesa dedicata al loro Santo in quel piano di Sant'Oliva al di fuori delle vecchie mura, che da Porta Carini si estendeva fino alla zona del Teatro Politeama-Garibaldi. La chiesa dei Padri Minimi fu edificata su una ancora più antica chiesetta intitolata a Sant'Oliva, all'epoca una delle quattro patrone palermitane. La piccola struttura sacra era stata precedentemente concessa, nel 1485, alla Maestranza dei Sartori da parte del Senato

Visitare Palermo a piedi, Vol. 1 – dalla Cattedrale

Visitare Palermo a piedi, Vol. 1 – dalla Cattedrale : Visitare Palermo a piedi in un giorno, magari partendo dalla stazione o dal porto per il centro storico: ecco un itinerario dalla Cattedrale. Uno dei miei articoli su Sicilia weekend, basta cliccare sul link.
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LA  STORIA POCO NOTA DI UN QUARTIERE PA L ERMITANO E DE L SUO SANTUARIO : A   MARUONNA RI TUTTU U MUNNU                                                                                                                      (REGINA MUNDI)                                                                                           Avrete qualche volta sentito parlare della "Maruonna ri tuttu lu munnu" (Madonna di tutto il mondo), la cui devozione ha ormai segnato con tale nome, nel linguaggio popolare, tutta la zona che ospita il santuario ad Ella dedicato.  Siamo nel rione Altarello, quasi a sfociare in via Perpignano. In via Anapo si apre il vicolo Seidita che arriva nell'omonima piazzetta in cui si innalza il piccolo edificio sacro. Ma da dove nasce questa devozione, così forte e sentita da riuscire a trasferire il proprio nome a tutta la zona?  La storia risale al tempo del re delle due Sicilie Francesco I, in carica dal 4 gennaio 1825 fino al giorno della sua morte: l'8
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               I L SUO NOME SIGNIFICA  LUX =  LUCE : A PALERMO LE TRADIZIONI E LE CHIESE LEGATE A SANTA LUCIA                                                                                           S. Lucia rappresentata nella sua iconografia ufficiale, con il vassoietto in cui regge gli occhi strappati durante il martirio - Bottega del Novelli, chiesa di S. Orsola in via Maqueda. Gli altri ovali della chiesa, anch'essi laterali, raffigurano S. Agata, S. Ninfa, S. Cristina, S. Oliva e S. Rosalia.    Riguardo al giorno in cui si commemora Santa Lucia, anche a Palermo - come a Siracusa - tradizionalmente si racconta che nel 1646 imperversava una terribile carestia. Finché il 13 dicembre, festa della Santa, giunse un bastimento carico di grano. In quale delle due città o in entrambe, non è dato saperlo con certezza; così come è incerto l'anno: considerato che di tali infausti eventi la Sicilia antica ne sopportò più di uno. Ad esempio, per ciò che riguarda Siracusa, si narra de